Sotto quel grandissimo sasso c’erano alcuni vermi, si, un po’ schifosi,
ma nessuno sapeva l’importanza essenziale
che avevano per l’equilibrio della natura nel giardino del Grande Parco.
Non proprio lì… ma dappertutto,
sotto l’erba, quei piccolissimi protagonisti della vita
preparavano la terra perché crescessero i fiori più belli del posto.
Quindi, ogni rosa, girasole, specialmente le orchidee
avevano bisogno di quel ato d’amore naturale,
della vita di quei esseri così disprezzati.
La bellezza del giardino era fondata su di loro.
Così piccoli, brutti ai nostri occhi,
ma al Creatore c’era un perché nella loro esistenza,
che io, essere umano, ancora non riesco a capire.