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Riscoprirmi Gen

Gen

Come Gen, non sono qui per giocare di Gesù in mezzo
Le grazie ed i doni divini hanno di sicuro un prezzo
Non basta fare la scelta,
C’`e bisogno amarla
Non ci basta fare una volta
C’`e bisogno rinnovarla

Godere del Sole `e il primo passo
e dopo la sfida `e mantenerci nel raggio
che punta verso quel Sole essendo cammino
ma torna al mondo pian piano
e ci fa sentire Dio davvero vicino

Vivere la Parola sembra il segreto
per stare immerso in un’amore profondo
Ascoltando Gesù `e che finalmente
riusciremo a CONQUISTARE IL MONDO

Non `e guardando me stesso che realizzerò
questo desiderio tante volte lontano
`E donandomi di un modo cosciente
che a Chiara riuscirò a DARE UNA MANO.

Schifo statico

Schifo

Ahgh che schifo!!!!!

Voglio vomitare!!!!

Se mi metto a guardare

Quello che il mondo mi fa fare

Sognare

Desiderare

Sputare lo spreco

Di tempo

Talento

Scegliendo lo sterco.

Ci vuole una rivoluzione

Cambiamenti,

un’altra guerra almeno

e anche se non succede nulla

non me ne frega essermi preso da scemo.

Non posso svegliarmi di nuovo

E vedere miei amici cercando la felicità

In cose che ci riempono la testa

Può essere anche una festa,

ma alla fine rimarrà sicuramente il vuoto.

Ma che ci posso fare??

Sedermi ad aspettare???

Non, voglio almeno provare

Con lo sforzo di ricominciare

Presentarli la gioia

se ci si mette ad amare.

Il contadino e la casa sulla roccia

casa sulla roccia

C´era una volta un contadino. L´uomo aveva già una certa età e uscendo di casa sabato pomeriggio ha incominciato a pensare nella sua vita. È cresciuto in una bella famiglia, studiato in una buona scuola, si è laureato in una fortissima università ed ha raggiunto molto successo nella sua vita professionale. Si è sposato con una bellissima ragazza e con lei ha avuto tre figli di cui due erano già sposati e vivevano molto bene in Europa.

Immerso nei suoi vaghi pensieri, lui ancora sentiva un certo vuoto nel suo cuore… aveva raggiunto tutto quello che qualsiasi persona vorrebbe avere, c´era davvero tutto, ma li mancava la felicità.

Camminando verso il monte ha trovato un suo grande amico, compagno di viaggio quando erano ancora giovani… Chiacchierando, sono arrivati alle stesse conclusioni di che erano davvero persone di successo… avevano una vita stabile, ma pure così, si sentivano ancora tristi. Salutando questo amico cominciò a camminare verso la città sopra il monte… lì dove abitava un altro suo grande amico.

Da lontano ha visto la sua casa, semplice, divverssima del suo piccolo palazzo… i suoi quattro figli correvano con il cane e l´amico, assieme alla sua moglie, curava il giardino di orchidee. Il contadino camminò verso la casa del uomo e si è spaventato con la accoglienza e la festa che lui l’ha fatto, pure se non si vedevano da tantissimo tempo.

Anche egli è stato con lui in quel viaggio di un anno in Europa, dove hanno vissuto, assieme ai ragazzi di tutto il mondo, un´esperienza fortissima di scambi culturali. Davanti a lui, il contadino si sentiva un po´ male, vedendo la casa semplice, ma il sorriso così bello del suo amico. Si ha fatto la domanda: Come mai? Se lui non aveva raggiunto neanche la metà di ciò ne ho io?…

Incuriosito da quella felicità. Ha chiesto a quest’amico se lui era davvero felice come traspariva. Allora l´amico, ha dato un sorriso ancora più bello ed ha detto che non aveva immaginato che sarebbe arrivato a quel punto sentendosi così contento con la sua vitta.

Diceva che dopo il viaggio è tornato a casa, rivisto tutta la sua famiglia e ricominciato a studiare… è entrato nell’università e si è laureato con bellissimi voti.

Parallelamente ha ritrovato il suo amore di infanzia… la ragazza con cui aveva sempre sognato e sentito che sarebbe la madre dei suoi figli e perciò aveva atteso tutta la vita, fidandosi da Dio… Si sono messi insieme, fidanzati alcuni anni, sposati e ora avevano quei quattro bellissimi bambini.

Contento con l´attenzione che cercava di dare ai suoi racconti, ha detto al contadino che dopo due anni assieme alla sua moglie, lei ha avuto una malattia gravissima ed è rimasta un anno nell’ospedale. Con gli occhi pieni d´acqua ha detto come quel rapporto costruito con i ragazzi quell’anno in Europa l´ha sostenuto sempre, specialmente in quel momento assai difficile. Sentiva forte la presenza di quella bellissima famiglia e ciò l´ha dato forza per andare avanti, pure immerso in tanta sofferenza…

Alla fine ha detto che quel periodo è passato, la sua moglie si è stata curata ed hanno vissuto assieme fin lì. Il contadino non sapeva veramente cosa dire… Una vita così semplice e con tanta sofferenza, così diversa della sua e lui ancora si sentiva più felice!! Come mai?? Vedendo che il contadino era molto sorpreso, l´amico della casa sopra il monte ha cominciato ha raccontare una storia:

Un uomo, molto intelligente, voleva costruire la sua casa… aveva tutto, mattoni, cimento, tutto. Però non sapeva dove costruirla. Ha provato costruirla sulla sabbia ed è riuscito abbastanza bene, però, quando è venuta la tormenta, la casa è caduta per terra e lui è rimasto senza niente.

Dopo molto pensare, ha capito che doveva costruirla sulla roccia… e le tormente che sono venute l´hanno servito di conferma, perché la casa è sempre rimasta su… Spiegando la storia, lui voleva dire che aveva vissuto bene ogni momento di quella esperienza in Europa. Che in tanti momenti guardava tante volte il contadino e tanti altri e capiva che stavano sprecando l´opportunità di costruire la loro casa sopra la roccia… Che quel momento magico e unico era la possibilità donata da Dio per farli capire che l´unità costruita in Dio, ci dà delle certezze e ci aiuta per sempre a camminare, pure avendo tanti ostacoli, paure, perché non ci sentiamo mai più da soli.

Sentendo tutte queste cose, il contadino si è commosso… aveva capito che non aveva approfittato quella’ opportunità di costruire questi rapporti… che si era preso dalla fatica, della nostalgia di casa, che non riusciva a sopportare le differenze culturale e non ha saputo andare oltre questi ostacoli.

Comunque era tardi…

Però…. sentiva che poteva ricominciare… pure se non aveva trovato la gioia in tutta la sua vita.. c´era ancora alcuni anni da vivere e l´opportunità di riscoprire ciò che dà senso alla nostra storia… costruire la nostra piccola casa sopra la roccia.

La sveglia

sveglia

Suona la sveglia

e sono stufo della comodità che è moda.

Dei giovani con suoi cellulari

attrezzati con la felicità usa e getta.

Stanco in vedere i bisognosi

E soprattutto l’indifferenza di quel che c’è l’anno.

Non voglio più sentire i discorsi

Di una decina che pensa star cambiando il mondo salendo sul palco,

invece di cominciare cambiando se stessi.

Basta con l’individualismo che commercializza i rapporti,

che li banalizza ad un semplice sfogo di desideri.

Dov’è il mondo dove si VIVE???

Se siamo tutti vincitori della grande Lotteria,

voglio sfruttare il premio al massimo.

Perché il giorno è singole e l’opportunità di n’approfittare pure.

Consegna

Consegna

  Apro le mie mani, ormai cresciute,

per la consegna dell’assai attesa bandiera.

Quelli che le portavano prima,

l’hanno dato un vero senso, un significato,

e ora ci volevano consegnare,

perché è la loro missione.

Ma per tenerla sempre in mano,

bisognavo prima scoprire il segreto.

Era necessario innamorarmi,

Accoglierla

La salvezza del mondo,

delle anime dei popoli di tutto il pianeta,

dipende di questo abbraccio,

da ogni singolo sì.

Così, tenere quest’oggetto in mano,

non è un peso,

neppure un gesto simbolico

ma una scelta radicale

di riempire ogni mancanza d’unità,

con l’amore.

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