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In sito NetOne: Suicidi alla Foxconn di Taiwan

iphone, ipad

http://net-one.org/index.php/archivio/articoli/informazione/772-suicidi-alla-foxconn-di-taiwan.html

Uno tra tanti “campi militari industriali”

Giovanni Cristiano ci ha scritto: “vorrei portare all’attenzione l’ondata di suicidi nella fabbrica taiwanese delI’IPAD della Apple, vi allego un articolo, ripreso anche ieri dal Corriere della Sera per proporre attraverso i vostri mezzi un boicottaggio mondiale di questo  strumento finché non si garantiscano condizioni di lavoro umane a chi lo costruisce“. Il testo interessante che ci segnala (grazie!) tratta dei suicidi avvenuti nella fabbrica di Longhua, attualmente sotto la direzione della società taïwanese Foxconn.

Secondo  lo scritto almeno altri due giornali (il britannico Telegraph e ilChina News) hanno dato un resoconto diretto di questi tragici avvenimenti nella corsa di produzione per il lancio ufficiale dell’ IPAD (la tavoletta dell’Apple, nuovo prodotto informatico della famosa azienda americana).

Ci sembra che per una migliore comprensione dell’articolo, occorra una relazione con quella cultura orientale che sottolinea il dovere dell’efficacia e della ‘perfezione’. Le persone, fin da piccole, sono sotto una forte pressione per  risultare migliori, per avere i massimi voti a scuola ad esempio, pressione che cresce quando si arriva sul mercato del lavoro. Ogni fallimento ha sull’individuo un effetto molto maggiore che in occidente.

Nel sito del programma dell’ONU che si occupa della prevenzione dei suicidi risulta che l’Asia è l’area del mondo in cui l’indice dei suicidi è più alto. Invece in Africa e anche nel Centro/Sud America, dove ci sono condizioni di lavoro altrettanto basse (anche lì ci sono le grandi multinazionali), questo indice non è così alto.

Una seconda osservazione è che – come segnalato in fondo all’articolo in questione –  laFoxconn serve anche altre grandi ditte (Microsoft e HP, ad esempio). Questo allarga la riflessione oltre la Apple, sulle tante altre aziende che operano analogamente, sulle difficili condizioni di lavoro imposte dai grandi complessi industriali (a volte non direttamente… ma quando si fa finta di non sapere la responsabilità non diminuisce) che sottomettono il valore delle persone ai prodotti e al profitto: può essere questo sinonimo di “tecnologia e progresso”?

Protezione

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Proteggimi Dio mio,

Dall’amore che sento per lei

e non mi fai dimenticare che forse Tu non ci sei

non mi fai donarla ancora tutto il cuore

Perché adesso ho paura di non averlo più

E guardare indietro e accorgermi che non ero io.

Proteggermi signor, è ciò che Ti prego!

Dall’angoscia di sentirmi solo

Nudo ad accorgere che potrei sbagliare

e se il tempo passa e conosco i segreti

preferisco essere da solo che l’averla!

Insomma Dio mio!

Proteggimi!

Dalla debolezza dello sguardo cieco.

Dall’ingenuità di un cuore povero.

Da tutte le crisi che vive questa mia anima giovane!

Testamento 2010

26 anni!!

Da forse dieci mi sforzo per scrivere in questo giorno il mio testamento.

Certamente non pensando in una morte fisica, pure pronto se anche viene, ma per rendere formale questo passaggio, i passi dati con gioia, libertà e radicalità.

Qui lascio un po’ tutto, tante esperienze e la certezza che tutto ha valso la pena, pure se mi hanno portato più lacrime che sorrisi, ero sempre felice!

Ma ora, se guardo avanti, sento che la felicità ha preso un’altro volto, un’altra dimensione, più piena… di gioia, di Dio.

Comunque… cosa potrei lasciare quest’anno?

Pienissima felicità prima di tutto… d’aver concluso una fase importante della vita con la mia laurea, ma specialmente nel vedere che dietro tutto ci sta l’opportunità d’essere quel servizio all’umanità che ho sempre voluto.

Ora si aprono nuovi cammini, ancora non così chiari, ma la possibilità di andare a Sophia mi spinge a prepararmi di corpo e anima ad una nuova realtà intelectuale e sopranaturale che certamente trasformerà il mio vivere per gli altri.

Lascio il mio cuore… e non potrei veramente mai… mai pensare cosa l’amore di Dio mi farebbe vivere in questi ultimi mesi. Durante alcuni anni alcune esperienze mi hanno fatto scoprire che ci sono cose IN NOI che non ci si può rinnegare!! Ma ci sono anche i nostri sogni umani, quei desideri profondi che dificilmente riusciamo a spiegare il perché!

Ed ecco! Durante molto tempo pensavo che dovevo trovare una ragazza per compartire questo mio desiderio di mondo, che non ho mai voluto adempire da solo, ma mi sono accorto che questo non poteva essere il mio ruolo. Dovevo vivere… seguire questo mio sentiero e lasciarmi lì, aquiloni, essendomi legato soltanto a quel Bambino, che sa la misura del filo e fin dov’è possibile arrivare!!

Allora, capire tutto ciò mi ha apperto tutte le porte… Un’esperienza difficile, ma chiara! E per la prima volta una certezza infinitamente profonda nel cuore: É lei!!

Senza fare chiasso cerco di vivere, di amare, amarla e così pian piano se costruisce questa famiglia, questa vita “a due”, nella libertà e soprattuto nella gioia!

Ma tutto grazie ai miei cari amici… Cristian, Karina, Alexandre, Bruno… ma anche tanti altri che non soltanto mi hanno accompagnato in tutti questi anni, ma mi hanno aiutato a vedere che la felicità comincia da dentro, dalla gioia (umana) e così può arrivare agli altri.

Senza loro sarebbe più difficile accorgermi che la felicità non è soltanto avere un sorriso nella faccia, ma un imparare a guardare profondamente se stesso… Io sono veramente testa dura!!! Ma Dio è anche molto generoso!

Le cose materiale… notebook, camera, libri, vestiti… vorrei che fossero date tutte ai poveri di cose… ai poveri d’anima cerco di lasciare tutto ciò che ho scritto nei miei anni di vita, sicuro che in tanti momenti non ero io, ma Lui in me!

A presto!

Per lei

orchidea

Prendo un mazzo di fiori … a chi potrei darlo?

(…) Hmmm!

Mi ricordo di sorrisi, risate, chiacchierate intelligenti su qualsiasi argomento.

Darò a una donna, ecco! Sono contento!

La donna è sinonimo di bei fiori

Fiori che mi fanno rivivere amori

Amori passati e uno è rimasto

Scagli la prima pietra

se una donna meravigliosa

tu hai mai amato.

La donna è “lotta senza fine”

In grado di dare se stesso, di offrirmi un frutto

Dolce come gli sguardi, il bacio

Amare come loro, veramente non ce la faccio

E, ancora una volta, con il mazzo di fiori mano, scelgo a chi regalare

Un po’ triste perché la mia donna è oltre il mare

Così provo trasformare i fiori in semplice parole di poesia

Per ringraziare le donne che rendono la mia vita, una squisita meraviglia.

(poesia in omaggio al Giorno Internazionale della Donna)

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