Pregare.
Osare me stesso silenziare.
E nello scontro col chiasso esterno,
Riscopro l’abbandono fraterno.

Pregare.
Apprezzare il senso assente.
E abbracciando le difficoltà intramontabili.
Aggrapparmi al presente.

Io prego.
non assetato d’una sciocca salvezza,
ma per un ulteriore certezza
di trovare dentro
il frammento divino nascosto.

Oggi prego
per avvicinarmi,
al bello,
al bene,
che il Creato ritiene.

Silenziarmi, allora, non è
strumentalizzazione,
ma viaggio verso la Passione.
Che nasce da ciò che non muore mai
e semmai
trabocca.