Per tanto tempo io ho immaginato che il miglior anno della mia vita sarebbe stato quando avrei compiuto i miei 23 anni – età in cui pensavo che mi sarei sposato.
Però il Kairòs (tempo giusto) segue un percorso che è poco cronologico, ma che evidenzia lo Scultore che lavora la nostra vita con cura.
Ecco che finalmente, con 28 anni ormai compiuti, posso dire che vivo il momento più bello della mia vita.
So che è cosi perché sento dentro di me rafforzare i legami con la mia terra, la cultura, la famiglia, senza mai chiudermi alla possibilità di aprirmi agli altri, di amarli e conoscerli.
Conoscere per me non è fare fisicamente le esperienze, ma l’essere cosciente che la realtà, frutto della vita fisica (presenza corporea) è quella più capace di fondamentare i concetti elaborati dalla ragione.
L’intelletto è invece la capacità di vuoto, di far spazio a qualche cosa di inesprimibile, incomunicabile, solo “vivibile”.
Questa è senza dubbio la ricchezza interiore più preziosa in questo periodo della mia vita. Vivere con tutto l’essere la realtà che voglio comunicare, studiare, analizzare = conoscere.
Perciò è importante essere accanto alle persone che voglio bene: la famiglia, i veri amici e Flavia – la mia compagna di viaggio e dono più grande tradotto in due massime: LIBERTA E GIOIA.
Se questo fosse il mio ultimo anno in questa terra, vorrei viverlo ogni secondo insieme a lei, cercando di offrire l’intensità, semplicità e verità del nostro amore agli altri.
Le cose materiali vorrei che siano tutte donate ai fratelli bisognosi, non per solidarietà, ma perché in ciò possano anche sentire l’Amore che io ho sempre ricevuto in abbondanza.
Ho tante attese per questo nuovo anno, ma soprattutto spero viverlo glorificando il Dio che mi ha regalato il dono di poter essere qui.