T’esorto nell’aprire degli occhi
pur se da tanto non gusto il Pane
T’offro ogni fiacco respiro
Ci sei nelle strette di mani
Sole che illumina, la Sostanza
l’Essente trinitario che infonda speranza
Nell’altro mi ritrovo poi, illuminato
dalle miserie che ormai mi hai perdonato
dalle miserie che ormai mi hai perdonato
Mi apro al tuo svelarsi
vivo nella Tua natura apofatica
dinamica non di pensiero ma prassi
amato o amante: vita fantastica!