Feste, cibo, riposo, incontri con gli amici, la famiglia e sono già passate tre settimane di Brasile, metà del viaggio.
Interessante come ogni secondo vissuto ci impone la scelta binaria di: approfittare (1) o non approfittare (0) ogni cosa? e con Flavia, cerchiamo di “sommare” queste opportunità di non soltanto “stare” nel posto che sono nato, con le persone che mi hanno accompagnato tutta la vita, ma di “vivere” intensamente queste realtà con lo scopo di conoscerci sempre più in profondità.
Mi sembra che quest’ultima settimana sia stata caratterizzata dalla intensa convivenza fra noi e la mia famiglia. Difficile è stato però capire che questo processo è davvero duro, pieno di sfide, “morti”, ma è anche questo il momento da vivere queste cose. È nel fidanzamento che abbiamo la grazia di conoscerci nella libertà, nella gioia di un impegno definitivo non ancora assunto (formalmente).
Quello che mi è rimasto da questi giorni è stata, di nuovo, la gioia immensa di un amore sempre più grande, intenso, che tocca il cuore e perciò solo può venire dall’Assoluto ed avvenire in Esso.
Bello rendermi conto di una sensibile felicità quotidiana. Sentimento così nuovo, così fantastico, che dà innanzitutto significato a ogni difficoltà.
Domani partiamo per cinque giorni da Gabrão e Camila a Curitiba. Felicità indescrivibile di trovare questo fratello con Flavia e poter passare un po’ di tempo insieme.